In Colombia il riso viene servito come un contorno da portare in tavola con le altre pietanze: è un semplice riso bianco che cuoce in una pentola bella capiente a fiamma bassissima.
‘Mia nonna’ –racconta Roy –‘ ne preparava almeno 1 kg al giorno e – altro che contorno (!!) – ce n’era sempre in abbondanza e non durava mica molto’.
Ma una montagna di chicchi bianchi, non varrà mai quanto ‘raschiare il fondo’: letteralmente! Infatti, ‘se abbondi un tantino con l’olio in cottura, va creandosi sul fondo una gustosissima patina croccante, quella che in Colombia chiamiamo ‘la pega del arroz’, che somiglia tanto al ‘socarat’ dell’autentica paella Valenciana. La pega, quindi, si gratta via direttamente dal fondo muniti di un cucchiaio di legno. È un concentrato di testura e sapidità, e inesorabile è il duello spietato per aggiudicarsi quello strato saporitissimo!
Il riso, cotto in forno, resta semicroccante, ma la sua parte migliore è alla base e lungo i bordi: irresistibili incrostazioni si tirano via con il cucchiaio di legno, un materiale che amplifica l’esperienza gustativa perché in bocca rende tutti i sapori molto più caldi e morbidi: sono i profumi di casa che si spalmano sul palato.
È da questo ricordo, da quei pentoloni ripuliti e tirati a lucido che nasce l’idea di creare un riso in teglia: Carnal lo vive come il suo foglio bianco, libero, sempre diverso e stuzzicante, una pagina da reinterpretare a seconda degli istinti, della stagionalità, degli umori purché resti il divertimento, il ritmo di consistenze e gusto, boccone dopo boccone.
¡Carnal te vuelve loco!